Come si accede al servizio
Referente figura strumentale: prof. Vitale Luigi
Contatti: inclusione@iisaltierospinelli.it
Cosa serve
La scuola è aperta a tutti ( Art. 34 Cost.)
Una delle caratteristiche portanti della nostra scuola (riconosciuta e presa a punto di riferimento dai sistemi scolastici del mondo occidentale) è senza dubbio il suo carattere inclusivo, testimoniato da numerosi interventi normativi e formativi.
La didattica inclusiva nasce come una possibile risposta alle nuove sfide che la scuola si trova ad affrontare al giorno d’oggi, in termini di complessità, inclusione, nuove modalità di apprendimento, nuovi stili didattici, coinvolgendo tanto gli alunni quanto gli insegnanti. Il concetto di partenza è quello di una scuola che deve passare dall’integrazione degli studenti ad una reale inclusione degli stessi, in un clima partecipativo e collaborativo.
Per ottenere una piena inclusione infatti si rende necessaria la modifica dell’ambiente in classe ma non solo, al fine di consentire le espressioni individuali e le caratteristiche degli studenti, che necessariamente saranno sempre diverse a seconda dei contesti. Le complessità che la scuola deve fronteggiare sono infatti molte, e riguardano i più svariati ambiti dell’apprendimento: una scuola inclusiva deve sapersi adattare anche alle diverse esigenze di apprendimento degli studenti.
Normativa di riferimento
- Legge 118/71 art 27
- DPR 970/75
- Legge 517/77
- Sentenza 215/1987 Corte costituzionale attuata con la CM 262/1988
- Legge 104/1992
- LEGGE 28 marzo 2003, n.53
- Testo unico D.Lgs 297/1994
- DPR 394/1999 in materia di intercultura e stranieri
- Nota Miur 4274/2009 Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
- Direttiva MIUR sui BES 27 dicembre 2012 e CM Miur operativa del 6 Marzo 2013
- Piano annuale inclusività – Miur 27 giugno 2013
- Legge 107/2015 buona scuola
- Dlgs 96/2017 sull’integrazione scolastica
Casi particolari
Attualmente non esiste un riconoscimento reciproco dello stato di disabilità tra gli Stati membri dell’UE. Ciò può mettere in difficoltà le persone disabili che viaggiano all’interno dell’UE. La Commissione europea ha collaborato con tali persone e coloro che ne difendono i diritti per testare la carta europea della disabilità. Otto paesi utilizzano già la carta su base volontaria come sistema di riconoscimento reciproco dello stato di disabilità e di alcuni benefici associati. I paesi pilota che dal 2016 lavorano ad un progetto comune, tra cui l’Italia, oggi informa tutta l’utenza interessata all’avvio della Carta Europea della Disabilità rientrante all’interno del progetto europeo “EU Disability Card” che ha come obiettivo il mutuo riconoscimento della condizione di disabilità fra i paesi aderenti.
La Carta viene richiesta tramite una procedura online da parte del cittadino e successivamente viene spedita a casa: Veicoliamo il link del ministero che possiede le deleghe per i cittadini diversamente abili:
Documenti
Attività – Proposte – Approfondimenti – Documentazione
STUDIO INSIEME – Progetto “strutturale” dentro la macro-area dell’inclusione intesa come supporto – nelle classi del biennio – al recupero scolastico e al raggiungimento del successo formativo. All’interno di quest’esperienza si sperimenta: il peer-to-peer ovvero l’aiuto degli studenti di quarta e quinta superiore all’utenza del biennio nell’ottica di sviluppare modalità di insegnamento-apprendimento tra pari, che dovrebbero apportare benefici dal punto di vista didattico ed educativo.
CENTRO ASCOLTO MOLASCHI – un’occasione di confronto e ascolto con Studenti, per riflettere su problematiche didattiche e motivazionali, nonché avere consigli su percorsi post-diploma o per affrontare il mondo del lavoro.
PROGETTO MATITA far riflettere gli studenti sui simboli matematici e la loro codifica verbale (e, viceversa, sciogliere i nodi derivanti dall’incomprensione dei testi dei problemi), ai fini di velocizzare la comprensione delle richieste e migliorare la possibilità di risoluzione dei quesiti.
L2 – Potenziare le competenze e conoscenze della lingua italiana in alunni non italofoni al fine di condurli al successo formativo e ad una piena integrazione. I destinatari del progetto sono gli alunni NAI (neoimmessi nel sistema scolastico italiano) e gli alunni in Italia da non più di 4 anni, per i quali la barriera linguistica non consente di seguire adeguatamente il percorso didattico e scolastico. Creazione di tre gruppi di livello previo test linguistico. Livello linguistico CEFR (Quadro comune europeo di riferimento).
Inclusione-norme-e-buone-prassi.pdf
Progetto-inclusion-2018_2019.pdf